To see life, to see the world.
[cit. Henry R. Luce]
LIFE è il nuovo festival di ZONA K.
LIFE è il nuovo festival di ZONA K. Un richiamo esplicito alla famosa rivista americana di fotogiornalismo che ha documentato i momentimcruciali del XX secolo e a quello sguardo autoriale e diretto sulla Storia
che ha trasformato le fotografie in iconiche immagini e potenti racconti visivi, divenuti parte della memoria collettiva.
Come la rivista, LIFE ambisce a stimolare una riflessione sul presente attraverso l’incisività di una messa in scena che si muove sull’ambiguo confine tra realtà e finzione, sulle interpretazioni e sul gioco che
regolano la relazione tra verità e menzogna, sullo smascheramento di uno spudorato uso dei media, sul potere della narrazione.
LIFE propone un teatro che osserva e interpreta il presente, attinge da dati reali e li restituisce in modo vivido sulla scena, unendo performance, arte visiva, cinema, giornalismo, scienza e ricerca. Il rapporto con la realtà diventa oggetto e strumento di un’indagine che rimescola le narrazioni e i linguaggi, ridiscute il concetto di autore e interprete, riformula i criteri di fruizione e di appropriazione degli spazi, apre connessioni esplicite con la sociologia, l’urbanistica, la statistica, la storia, l’economia e la tecnologia.
LIFE si pone nell’intreccio tra teatro, arti e media, dove per media s’intendono non tanto e non solo gli strumenti multimediali utilizzati, quanto il mondo dell’informazione, del giornalismo, della ricerca lontana dal mainstream. È l’allargamento dello sguardo che chiede di andare oltre il bombardamento di informazioni, immagini ed eventi destinati a restare in superficie. Una modalità che si avvicina e si intreccia con l’inchiesta, divergendo in parte nel risultato: non informare, bensì stimolare, riflettere, creare connessioni e osare, dare al pubblico una responsabilità di interpretare quello che vede.
LIFE vuole essere dunque un luogo d’incontro e un laboratorio di idee dove artisti, giornalisti, attivisti e pubblico possano confrontarsi sulle sfide del presente e sul potere trasformativo dell’arte. Un approccio documentaristico che sovrappone piani di lettura diversi, orientati a raccontare e svelare la complessità del presente, a nutrire il reale desiderio di sapere.
Un ringraziamento ai teatri e agli spazi che ci ospitano, alle nostre consolidate alleanze quali Stratagemmi-Prospettive Teatrali, cheFare, Ecate, Ateatro, Olinda, Fuoritraccia, Lapsus, Base Milano, la piattaforma europea IN-SITU, la rete Residenze Digitali, e ai diversi consolati e istituti culturali nazionali, al Festival delle Colline Torinesi e al FIT Festival di Lugano per il supporto.
Grazie anche a tutte quelle organizzazioni e presidi culturali che ci accompagnano in questa prima edizione: DIG festival, MilanoFilmFe- stival, Emergency, Prospekt.
Un sentito ringraziamento allo staff tecnico, ai volontari e a tutte quelle persone che ci hanno aiutato a realizzare un desiderio.
Lunga vita a LIFE!

